giovedì 23 aprile 2015

RINGRAZIA


Ringrazia



Era appena terminata una festa a cui mi invitò a partecipare, organizzata da tre ragazze trav di Sua conoscenza. Durò parecchio, Lei si divertì molto perchè organizzata molto bene e piena di particolari ben curati.
Alla fine della festa mi persuase a farmi truccare dalle Sue conoscenti, le quali si dilettarono in make-up a go go, e parrucche sontuose. Lei era accanto ad osservare, mentre le loro mani mi acconciavano e mettevano “a punto”. Quando hanno terminato il Suo commento fu di apprezzamento, Le piaceva il loro stile, e Le è piaciuto il modo in cui mi hanno messo. Mi lasciò così per un’oretta, durante la quale rimanemmo a fare quattro chiacchere… beh… voi le faceste, perchè io non riuscivo a muovermi… al termine della festa le Sue parole stravolsero completamente il mio stato d’animo… che pensavo non potesse essere più stravolto di così
– Grazie ragazze, serata splendida! Ringrazia anche tu! – si rivolse verso di me
Spiccicai un ringraziamento cercando di respirare, valutando quando e come potermi riportare in condizioni di uscire per strada, ma il ringraziamento era sincero.
– Ringrazia bene piccola… – sorrise rivolgendosi a me, e iniziai a sentirmi smarrita…
– Ma ti pare, è stato un piacere poterti ospitare! – rispose una delle ragazze
– Il piacere è stato mio, e voglio ringraziarvi – sorrideva sempre – avanti, in ginocchio. Ringrazia le nostre ospiti
Gelai di colpo, e piombò il silenzio totale.
– Davvero, non c’è bisogno… la Tua sola presenza ci onora! – mentre le due amiche annuivano
– No no, insisto – rispose Lei, spingendomi avanti, e inconsapevolmente facendomi cadere in ginocchio – una festa cosi bella, merita un finale all’altezza.
In un imbarazzo generale, le ragazze si guardarono e risposero rispettosamente – Grazie Signora – quasi all’unisono, mentre la prima si avvicinò a me e, con meno inibizione di quanta ne abbia io, sollevò la gonna, mostrandosi le parti intime.
– Avanti piccolina, ringrazia
E mentre il cuore saltava in gola e mi impediva di respirare, aprii leggermente la bocca sentendo il calore del corpo altrui sfiorarmi le labbra, e accompagnarvisi dentro… Sentii il corpo caldo sfiorare la lingua diventando man mano sempre più turgido e presente mentre timidamente le labbra si chiudevano attorno ad esso. Lo sentivo muoversi lievemente avanti e indietro, ad invitarmi di assecondare quel movimento, cosa che iniziai a fare leggermente, fino poi a muovermi lentamente sentendolo scorrere avanti e indietro, toccare il palato e la bocca in profondità da quel corpo morbido ma allo stesso tempo duro e caldo.
– sapete, è il suo primo pompino vero! – rise nel dirlo mentre la Sua mano mi accarezzava la testa.
Sentendo quelle parole deglutii, con il sesso in bocca… Lo sentii ingrossarsi leggermente e spingersi dentro a quel gesto, accompagnato da  un mugolio provenire dall’alto sopra di me. Una mano si appoggiò sulla mia testa ed iniziò ad accompagnarla avanti e indietro, spingendosi sempre più profondamente in gola. Il sospiro divenne um mormorio, il sesso diventava sempre più spesso ingrossato ogni volta che il sangue vi affluiva più intensamente, e sempre più premente dentro la mia bocca. Finchè non percepii la contrazione che precede l’orgasmo e l’istinto fu quello di ritrarmi da quella posizione, sentendo che la mano della ragazza che mi stava davanti aveva mollato la presa. La sentii sospirare intensamente, forse tremare, ma un’altra mano mi spinse in avanti costringendomi a ritornare con il sesso che spingeva contro la gola.
La mano premeva la bocca contro il corpo della ragazza, mentre questa veniva presa dall’orgasmo e iniziava a inondarmi la gola e la bocca dei suoi umori che invadevano la mia bocca, scorrendo in gola e stuprando le mie papille gustative con un sapore che mi fece isatantaneamente venire le lacrime agli occhi. Sopra di me un gemito di piacere, mentre la mano ancora mi teneva al suo posto, finchè gli spasmi non finirono e non fuoriuscì l’ultima goccia di seme.
– grazie Signora – disse con la voce spezzata di chi ha appena goduto di piacere – la Sua classe e gentilezza è sempre fuori dal comune… E anche lei è… Capace! – sogghignò senza cattiveria
Sentii la mano allentare la presa mentre mi riprendevo, col fiato interrotto da colpi di tosse e singhiozzi, non riuscii a guardare altro se non il pavimento.
– ma pensa… La troia è portata a spompinare – rise fragorosamente, accarzzandomi la testa, da che capii di chi fosse la mano che mi tratteneva – continuiamo a ringraziare allora!
Altre gambe si fermarono davanti a me, il sesso già eretto probabilmente per lo spettacolo di prima. Lo presi in bocca, ancora  ricolma del sapore di prima. La mano sulla mia testa, appoggiata seguiva i movimenti delicatamente mentre ripetevo il rituale, fino al raggiungimento del secondo orgasmo che mi esplose in bocca copiosamente, tanto da farmene uscire un po’ e scendere lungo il mento e il collo.
Arrivò il turno della terza ragazza, che si insinuò in bocca, e stavolta con entrambe le mani sulla mia testa mi accompagnava sempre più giù, spingendosi sempre più in profondità quasi a volermi violentare la gola. E quando fu il suo momento, mi spinse il proprio sesso così in profondità che sentii inondarmi direttamente la gola, mentre le sue mani mi tenevano fermamente salda in posizione.
Quando il tutto finì, non riuscivo a muovermi, mentre Lei salutava le gentili ospiti, io rimasi ancora in ginocchio a fissare il pavimento in preda a una vergogna che non avevo mai provato prima.



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