Prima
delle vacanze ho deciso di fare una trasferta milanese. Abbiamo concesso ad un
burattino, in previsione di una bella giornata di shopping con la mia amica
Regina, l’onore di servirci.
“È
facile fuggire o eccitarsi dietro un pc, leggendo le esperienze altrui, ma hai
le palle di accettare la tua natura?” gli fu chiesto. Fu coraggioso e si fece
trovare nel posto stabilito, in un luogo pubblico. Non immaginava cosa gli
sarebbe successo una volta che il nostro sguardo si fosse posato su di lui, che
gli avremmo fatto perdere ogni facoltà volitiva, portandolo a fare tutto ciò
che desideravamo. “Bene, apri il portafoglio”.
“Si
Padrona” rispose eseguendo.
“Ah bene, prendiamo quel cazzo che vogliamo”.
“Credo
che non debba rimanere nulla all’interno”
“No,
no, assolutamente”
Iniziammo a prendere un po’ di banconote
ciascuna. “Tanto non ti servono, vero?”
“Prendiamo tutto”
“Qui
c’è uno scontrino, ma questo puoi tenerlo” risi.
“Si
quello glielo possiamo lasciare”.
Rimase
col portafogli completamente vuoto. Quel giorno perse ogni facoltà volitiva e
fu portato a fare tutto ciò che desideravamo. La sua residua dignità andò
completamente in briciole. Lo lasciammo col portafogli completamente vuoto,
dopo averlo privato di tutto, compresa la dignità.