Fummo nuovamente fatti schierare in fila.
Il buco posteriore, apertomi a colpi di dildo, era ora ben chiuso da un cuneo
che la Signora mi aveva personalmente infilato. Contrariamente ai miei timori
non era invece stato offerto anche alle quattro slave, che avevano assistito
con evidente eccitazione mentre venivo fottuta. Solo a me era stato inflitto
quel trattamento e mi era ben chiaro che tutto era stato originato dalla mia
mancanza di fiducia verso la Signora. O per lo meno per quello che lei aveva
così interpretato. D'altro canto mi era sempre più evidente che il dominio
della Signora era totale e assoluto e la giustizia del suo giudizio implicito e
a prescindere. Anche i nomi con cui si divertiva a chiamarci erano un modo per
svirilizzarci e deriderci. Lola, Boccavogliosa, Ricciola, Jessica e io avevamo
perso i nostri nomi perché eravamo dei coglioni e solo nelle mani della Signora
assurgevamo al ruolo di giocattoli nelle sue mani.
Essere un pupazzo implicava
però che le regole del gioco non potevano essere da noi stabilite. Nello
specifico la Signora aveva deciso che noi fossimo le sue troie e che queste
avevano fondamentalmente un solo compito. Far bene due cose: succhiare cazzi e
prenderlo nel culo. Senza fare domande, senza discutere, senza mettere
barriere. Quella, né più ne meno, sarebbe stata la mia prossima prova.
"Ora, vaccherella" mi disse con uno di quei suoi sorrisi che
significano che la cosa è ben stabilita "ti dico una delle mie regole di
cui non ti avevo ancora parlato. L'ultima troia che entra nel mio branco deve
sempre fare un rituale di iniziazione. Tutte loro, prima di te, l'hanno già
fatto." Annuirono, umilmente, ma visibilmente divertite. "Voglio
vedere se il tuo minuscolo cervellino è in grado di indovinare. Siccome però
sei notoriamente un coglione, ben più grosso di quelli che ti pendono
inutilmente tra le gambe, ti do due aiutini. Il primo è che dovrai eseguire il
compito in ginocchio. Il secondo è che fa rima con aiutini." Rimasi senza
fiato, mentre la realtà mi si palesava davanti. "Dovrò fare dei pompini,
Signora?" "Esattamente, quattro. Uno a ciascuna delle mie sissy. Lo
farai velocemente, per svuotare le loro palle. D'altro canto quante volte mi
hai chiesto il permesso di svuotare le tue, o hai desiderato che qualcuna lo
facesse a te? Hanno assistito a tutto e ne hanno bisogno, quindi le succhierai
per bene fino a farle venire. Succhia e ingoia, non tappare il buco con la
lingua. Se una sola di loro si lamenta che non è venuta bene, tu stavolta non
vieni." M'inginocchiai sapendo di non poter dire nulla. "Ancora una
cosa" disse. "Devi toglierti la maschera." Voleva che succhiassi
il cazzo a quattro sconosciuti mascherati, a volto scoperto. La mia umiliazione
era totale. Ma così doveva essere anche la mia fiducia nella Signora e nel
controllo dei suoi giocattoli. "Va bene, Signora, come comanda."
Sfilai la maschera e mi accostai al membro barzotto di Lola. Con le mani dietro
la schiena, come mi aveva insegnato, glielo presi in bocca e iniziai a
succhiare. Lo sentii rapidamente ingrossarsi in bocca. Mentre lo lavoravo mi
rendetti conto che scendevo un ulteriore gradino.
Non era il primo pompino a un fallo di
carne che facessi, ma se farlo a un Master poteva rientrare nell'ordine
naturale delle cose riguardanti la dominazione, doverlo succhiare a uno slave
travestito era qualcosa di molto più umiliante. La Signora voleva farmi fare la
gavetta partendo decisamente dal livello più basso. Inoltre, nella cultura
dominante, un travestito è spesso considerato nella maniera più spregiativa.
Non era il mio caso, forse, ma dal punto di vista simbolico aveva colto in
pieno. Dopo aver succhiato gli uccelli di quattro sissy a chi avrei avuto
l'ardire di rifiutare un servizietto? "Vengo" gemette Lola. Voleva
forse avvisarmi e ci riuscì. Sentii la sborra calda irrompermi in gola.
Cercando di non soffocare, accolsi il suo liquido, mentre altri fiotti
seguivano al primo. Quando ebbe finito, ingoiai il tutto. Quindi pulii la
cappella e leccai anche l'ultima goccia. Infine mi passai la lingua sulle
labbra, fissandola negli occhi, da vera troia. Mi sorrise non solo soddisfatta
del servizietto, ma anche dell'applicazione dell'allieva. Il cazzo di
Boccavogliosa era già bello duro per lo spettacolo a cui aveva assistito. Diedi
un po' di leccate attorno alla cappella come avevo visto fare e quando a sua
volta mi avvisò, mi diedi a pompare. "Ricciola e Jessica succhiale
assieme" rise la Signora. E così mi trovai ad alternare da un cazzo
all'altro per un po', finché non mi fu ordinato di prenderli in bocca entrambi
contemporaneamente. Non fu semplice e non ci riuscii molto bene, ma lo sforzo
fu comunque apprezzato. Quando ebbi svuotato anche i loro coglioni, la Signora
scoppiò in una gran risata. "Cominci ad essere una brava zoccola. E poiché
ormai hai succhiato più cazzi rispetto quanto sia stato succhiato il tuo, e ti
ho allargato per bene il buco dietro, ho deciso che d'ora in poi ti chiamerò...
Selen, la zoccola!" FINE