venerdì 24 novembre 2017

Parte 5

Fummo nuovamente fatti schierare in fila. Il buco posteriore, apertomi a colpi di dildo, era ora ben chiuso da un cuneo che la Signora mi aveva personalmente infilato. Contrariamente ai miei timori non era invece stato offerto anche alle quattro slave, che avevano assistito con evidente eccitazione mentre venivo fottuta. Solo a me era stato inflitto quel trattamento e mi era ben chiaro che tutto era stato originato dalla mia mancanza di fiducia verso la Signora. O per lo meno per quello che lei aveva così interpretato. D'altro canto mi era sempre più evidente che il dominio della Signora era totale e assoluto e la giustizia del suo giudizio implicito e a prescindere. Anche i nomi con cui si divertiva a chiamarci erano un modo per svirilizzarci e deriderci. Lola, Boccavogliosa, Ricciola, Jessica e io avevamo perso i nostri nomi perché eravamo dei coglioni e solo nelle mani della Signora assurgevamo al ruolo di giocattoli nelle sue mani.
 Essere un pupazzo implicava però che le regole del gioco non potevano essere da noi stabilite. Nello specifico la Signora aveva deciso che noi fossimo le sue troie e che queste avevano fondamentalmente un solo compito. Far bene due cose: succhiare cazzi e prenderlo nel culo. Senza fare domande, senza discutere, senza mettere barriere. Quella, né più ne meno, sarebbe stata la mia prossima prova. "Ora, vaccherella" mi disse con uno di quei suoi sorrisi che significano che la cosa è ben stabilita "ti dico una delle mie regole di cui non ti avevo ancora parlato. L'ultima troia che entra nel mio branco deve sempre fare un rituale di iniziazione. Tutte loro, prima di te, l'hanno già fatto." Annuirono, umilmente, ma visibilmente divertite. "Voglio vedere se il tuo minuscolo cervellino è in grado di indovinare. Siccome però sei notoriamente un coglione, ben più grosso di quelli che ti pendono inutilmente tra le gambe, ti do due aiutini. Il primo è che dovrai eseguire il compito in ginocchio. Il secondo è che fa rima con aiutini." Rimasi senza fiato, mentre la realtà mi si palesava davanti. "Dovrò fare dei pompini, Signora?" "Esattamente, quattro. Uno a ciascuna delle mie sissy. Lo farai velocemente, per svuotare le loro palle. D'altro canto quante volte mi hai chiesto il permesso di svuotare le tue, o hai desiderato che qualcuna lo facesse a te? Hanno assistito a tutto e ne hanno bisogno, quindi le succhierai per bene fino a farle venire. Succhia e ingoia, non tappare il buco con la lingua. Se una sola di loro si lamenta che non è venuta bene, tu stavolta non vieni." M'inginocchiai sapendo di non poter dire nulla. "Ancora una cosa" disse. "Devi toglierti la maschera." Voleva che succhiassi il cazzo a quattro sconosciuti mascherati, a volto scoperto. La mia umiliazione era totale. Ma così doveva essere anche la mia fiducia nella Signora e nel controllo dei suoi giocattoli. "Va bene, Signora, come comanda." Sfilai la maschera e mi accostai al membro barzotto di Lola. Con le mani dietro la schiena, come mi aveva insegnato, glielo presi in bocca e iniziai a succhiare. Lo sentii rapidamente ingrossarsi in bocca. Mentre lo lavoravo mi rendetti conto che scendevo un ulteriore gradino.  

Non era il primo pompino a un fallo di carne che facessi, ma se farlo a un Master poteva rientrare nell'ordine naturale delle cose riguardanti la dominazione, doverlo succhiare a uno slave travestito era qualcosa di molto più umiliante. La Signora voleva farmi fare la gavetta partendo decisamente dal livello più basso. Inoltre, nella cultura dominante, un travestito è spesso considerato nella maniera più spregiativa. Non era il mio caso, forse, ma dal punto di vista simbolico aveva colto in pieno. Dopo aver succhiato gli uccelli di quattro sissy a chi avrei avuto l'ardire di rifiutare un servizietto? "Vengo" gemette Lola. Voleva forse avvisarmi e ci riuscì. Sentii la sborra calda irrompermi in gola. Cercando di non soffocare, accolsi il suo liquido, mentre altri fiotti seguivano al primo. Quando ebbe finito, ingoiai il tutto. Quindi pulii la cappella e leccai anche l'ultima goccia. Infine mi passai la lingua sulle labbra, fissandola negli occhi, da vera troia. Mi sorrise non solo soddisfatta del servizietto, ma anche dell'applicazione dell'allieva. Il cazzo di Boccavogliosa era già bello duro per lo spettacolo a cui aveva assistito. Diedi un po' di leccate attorno alla cappella come avevo visto fare e quando a sua volta mi avvisò, mi diedi a pompare. "Ricciola e Jessica succhiale assieme" rise la Signora. E così mi trovai ad alternare da un cazzo all'altro per un po', finché non mi fu ordinato di prenderli in bocca entrambi contemporaneamente. Non fu semplice e non ci riuscii molto bene, ma lo sforzo fu comunque apprezzato. Quando ebbi svuotato anche i loro coglioni, la Signora scoppiò in una gran risata. "Cominci ad essere una brava zoccola. E poiché ormai hai succhiato più cazzi rispetto quanto sia stato succhiato il tuo, e ti ho allargato per bene il buco dietro, ho deciso che d'ora in poi ti chiamerò... Selen, la zoccola!" FINE


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