make animated gifs like this at MakeaGif
giovedì 29 settembre 2016
venerdì 23 settembre 2016
mercoledì 14 settembre 2016
18 giugno 2016 Cena con amiche ^_^
Sono riuscito ad arrivare quasi in tempo
alla cena organizzata dalla mia Padrona. Purtroppo quel quasi è bastato per
indispettire le tre Signore presenti e in effetti me ne sono reso conto
abbastanza presto quando mi sono avvicinato per il rituale baciamano. Con
una certa foga ho appoggiato le mie labbra sulla mano di ognuna della Signore,
ma non appena finiti i convenevoli, ho sentito una delle Signore rivolgersi
alla mia Padrona e lamentarsi della mia incapacità di eseguire correttamente il
baciamano. La mia Padrona non si è fatta pregare più di tanto e avvicinatasi a
me, mi ha mollato un sonoro ceffone che ha cancellato il sorriso di
compiacimento che stavo sfoggiando incautamente in quel momento. "Come si
esegue il baciamano, cagna" mi grida la Padrona con un'espressione sul
volto del tutto poco amichevole: "te lo sei già dimenticato, lurida
puttana", aggiunge accentuando il tono minaccioso.
Ero soddisfatto di essere riuscito ad
arrivare "quasi" in tempo, pensavo che il mio baciamano fosse stato,
se non impeccabile, almeno degno di apprezzamento. In effetti avevo esagerato
nel desiderio di mostrarmi rispettoso e sottomesso e non mi ero preoccupato di
eseguire il baciamano senza appoggiare le labbra sul dorso della mano delle
Signore e questo le aveva indispettite, o forse le Signore avevano preso la
palla al balzo da questa che secondo me era stata una lieve mancanza, per
affermare la loro Superiorità nei confronti di uno schiavo che avrebbe
dovuto servirle per tutta la sera. Così facendo, in effetti, mi avevano fatto
sentire la mia "inferiorità", non nel senso che pensavo davvero di
essere inferiore a loro, ma nel senso che da quel preciso momento dovevo
realizzare che effettivamente mi trovavo nella posizione di inferiorità in cui le
Signore mi volevano collocare. Si sa che nella fantasia tutto appare
sempre lineare e rivolto al tuo piacere. Ma quando si passa dalla fantasia alla
realtà, ti accorgi che per quanto piacevole sia vedersi spinti ne ruolo di
servo, il vero piacere appartiene alle Signore, che in quella situazione sono
davvero le Regine che tutto possono, mentre tu pur godendo del loro piacere,
incominci a capire che la serata andrà nella direzione che le Signore vorranno
darle e non in quella che tu avevi immaginato.
Ripetuto il baciamano, questa volta con
molta cura di non sbavare la mano delle Signore e allontanato dal mio viso ogni
cenno di sorriso, sostituito da un'espressione di umiltà foriero di autentica
volontà di sottomissione, attento a mantenere lo sguardo rivolto verso i piedi
delle Signore, mi sento ordinare perentoriamente dalla mia Padrona di
spogliarmi. Va bene, penso nella mia mente di essere inferiore, ma mi devo
proprio spogliare? (mi domando tra me e me) In fin dei conti la mia Padrona mi
aveva sì ordinato di spogliarmi in altre occasioni, ma non lo aveva mai fatto
in presenza di altre Signore. Tuttavia, non mi attardo in quei pensieri e
inizio a spogliarmi. Non capisco se mi vuole completamente nudo o se intenda
"spogliare" nel senso di togliti la camicia e i pantaloni, ma
anche questa volta non mi attardo ad approfondire che cosa abbia voluto
dire veramente la Padrona con "spogliati", e mi denudo completamente.
Mentre lo faccio, la Padrona allunga il braccio e quasi senza neanche guardarmi
mi allunga un grembiule e mi dice: "indossa questo". Ho già
capito tutto, meglio non esitare e subito mi lego il grembiulino attorno alla
vita in modo che mi copra la parte davanti, mentre lascia inevitabilmente
scoperto il mio sedere. Mi sembra una situazione piuttosto ridicola e
volentieri ne farei a meno, ma non lo do a vedere. D'altronde è proprio
quello, penso tra me e me, che vogliono. Un servo umile e sottomesso e quale
miglior modo di mettere le carte in tavola sin dall'inizio se non quello di
mettere lo schiavo in uno stato di inferiorità psicologica provocata anche da
quell'aspetto tutto sommato ridicolo di un uomo nudo con un grembiulino che gli
lascia il sedere scoperto e che si deve accingere a servire una cena alle tre
Signore?
La cena vede le Signore cibarsi di prelibati
bocconcini di sushi, tempura, uramaki ed altre prelibatezze asiatiche mentre io
saltello un po' di qua e un po' di là per cercare di accontentarle tutte e tre.
Loro però si divertono a mettermi in difficoltà: sembra quasi che siano alla
ricerca di una ragione per umiliarmi, per punirmi, anche se io so che non hanno
bisogno di nessuna ragione per farlo. Ma si divertono di più in quel modo. Io
cerco di sdrammatizzare per non sentirmi così "inferiore", cerco
insomma di gestire la mia sottomissione, che pure desidero, ma che allo stesso
tempo vivo sempre con disagio, quasi con vergogna, perché mi sento un po'
ridicolo. E in effetti le Signore si divertono proprio a farmi sentire
ridicolo.
Servo nei piatti di ognuna delle Signore,
cerco di non dimenticare di riempire i calici di vino, provo ad anticipare le
richieste, ma per quanto mi sforzi, tre sono troppe, c'è sempre qualcosa che mi
sfugge e la reprimenda arriva sferzante e caustica. Se combino qualcosa di più
serio, la mia Padrona non ci pensa due volte, mi schiaffeggia sonoramente,
facendomi sentire tutta la mia inferiorità (appena mi schiaffeggia, mi viene
naturale di riprendere un'espressione più seria, meno sorniona), forse proprio
quella che le Padrone vogliono vedere stampata nel viso dei loro schiavi.
Non penso a mangiare, io, ma la mia
Padrona invece pensa di rifocillarmi e prende un po' di cibo che però, insieme
con una delle sue amiche, lascia cadere su un vassoietto che la sua amica aveva
appoggiato sul pavimento. "Be' cosa aspetti, cagna, mangia" mi
ordina la Padrona. Io guardo il pavimento e capisco che anche quel gesto di
generosità della Padrona nel concedermi di assaggiare un po' del suo cibo
diventa un'occasione per Lei e le altre due Signore, per rammentare il mio
stato di inferiorità. "Cosa fa la tua cagna, non mangia? chiede
ironicamente la sua amica. Anche lei si sta divertendo nel vedere il mio
disagio. "Su" aggiunge " non vuoi mangiare?". Il suo
sorriso ironico e quello della mia padrona mi trafiggono come aghi che si
infilano nella mia carne. Capisco che non posso tergiversare e con "non
chalance" mi inginocchio e avvicino il mio viso al vassoietto. Provo ad
avvicinare le mani per agguantare il boccone, ma l'amica della mia Padrona mi
ferma subito: "cosa fai? niente mani, hai capito?" Mi rassegno
e agguanto il cibo con la bocca, come un cane, e in quel momento sento le
Signore che ridono e commentano: "proprio come la cagna che sei". E
continuano a parlare tra di loro: "è una lurida cagna, ma anche una
troia succhiacazzi" commenta la mia Padrona e la sua amica di rimando:
"davvero, non lo sapevo, se me lo dicevi portavo anche il mio schiavo e
così ci divertivamo un po' a farglielo succhiare il cazzo del mio
schiavo".
E' chiaro che io non ho voce in capitolo,
ma la mia padrona vuole divertirsi ancora. "Certo" le risponde e
rivolgendosi a me mi chiede "cosa sei tu" Io rispondo, "il suo
schiavo Signora", " si certo, ma che altro sei?" Mi guarda
minacciosa, vuole una risposta specifica, e dopo una frazione di secondo in cui
cerco di capire quale risposta si attende, pronuncio le parole che vuole
sentire "un sottoschiavo, Signora". Tutte e tre ridono e la mia
Padrona conferma: "ecco, è quello che gli dico che è, non è neanche uno
schiavo, ma un sottoschiavo, meno ancora degli altri miei schiavi". "E'
un sottoschiavo succhiacazzi" puntualizza. Ridono, ridono di gusto.
Hanno colpito nel segno. Mi sento proprio umiliato. La mia Padrona sa bene come
schiacciarmi, ma sa anche che quando mi tratta così, anziché ribellarmi come
penso dovrei fare, mi sento ancora più incatenato.
Durante la cena mi ritrovo ad essere il
bersaglio degli scherzi delle Signore. Il loro divertimento e il loro piacere è
palese quando mi vedono in difficoltà nel servire ora l'una, ora l'altra
Signora o ancora la mia Padrona. Ogni tanto mi danno da mangiare un boccone, ma
lo lasciano cadere nella ciotola e si divertono a vedermi mangiarlo come un
cane. Lasciano cadere del wasabi in quantità non piccola. "Be' cosa fai
non mangi, cagna?" mi chiede una delle Signore, di fronte alla mie
esitazione nell'ingerire il wasabi che, come tutti sanno, è molto
piccante. Interviene ancora la mia Padrona: "lurida cagna, mangia
tutto quello che hai nel piatto, hai capito, stronza?" e poi aggiunge:
"le brutte figure che mi stai facendo fare, non rimarranno impunite".
Ovviamente ridacchiano tutte e tre e il loro sadico divertimento consiste
proprio nel vedermi così indeciso sul da farsi, eppure desideroso di non fare
sfigurare la mia Padrona. Naturalmente ingurgito il wasabi e subito sento una
fiammata tornare indietro e attraversarmi la gola e la bocca e subito dopo le
narici. Non riesco a contenermi e incomincio a tossire, mentre le sento tutte e
tre ridere a squarciagola. La mia Padrona fa il gesto di darmi qualcosa da
bere, ma invece di avvicinare il flutte alla mia bocca lo avvicina alle sue
labbra e ne sorseggia il vino poi mi
prende per un orecchio e tirandomi a sé, mi dice: "apri la bocca,
puttana". La apro, so già quello che succederà ma oramai sono addestrato a
ricevere il liquido contenuto nella sua bocca e infatti di lì a poco, sento il
vino che fuoriesce per entrare nella mia bocca. Sento talmente forte dentro di
me questo senso di sottomissione, che il vino che la Padrona mi sta sputando
nella mia bocca, lo ricevo consapevole del mio stato di inferiorità e lo
trangugio pieno di gratitudine verso di Lei. Quel gesto della mia Padrona era
stato uno dei numerosi gesti con cui la mia Padrona sigla periodicamente il Suo
potere sullo schiavo. Un potere che la mia Padrona considera un diritto di ogni
Padrona e che non ammette deroghe, non ammette eccezioni. Lei gode
nell'esercitare il suo potere sullo schiavo, e per quanto noi schiavi si
vorrebbe gestire la nostra sottomissione per ottenere il nostro piacere, devo
riconoscere che è proprio questa sua concezione del dominare uno schiavo che
alla fin fine mi lega a Lei. Il suo schiavo lo vuole in un certo modo e per
quanto a me non piaccia qualche volta
quello che la Padrona vuole, mi attrae pur nondimeno questa Sua
capacità di non lasciarsi manipolare dallo schiavo.
Continua....
Iscriviti a:
Post (Atom)
Evento di ScaccoMatto Torino Durata: 4 h Femdom event Torino 23 Giugno dalle ore 20.00 alle ore 00.00 Comunicato di Dominio e Potere riv...
-
Domani finirà il mio periodo a servizio di Lady Martina Kobra; quasi un mese in cui non sono mai uscito di casa, non ho mai visto la luce ...
-
La serata era iniziata davvero nel peggiore dei modi. Sapevo che la Padrona non si sarebbe lasciata scappare l'occasione di farmela ...