Pensieri e Desideri perversi della
mia sissyna: ti avevo promesso che ti avrei seguitta in questo tuo percorso, so
di esserti entrata nell’anima ed essere riuscita a capire le tue tue voglie
nascoste perverse.
Il percorso sarà lungo e tortuoso,
ma sarò al tuo fianco affichè tu non possa cadere.
Lady Kobra
12 Ottobre 2013
Dopo anni di bdsm decisi di creare
un blog… riservato, solo per me… perchè avevo ed ho tutt’ora troppa paura e
vergogna di ammettere i miei stessi pensieri o cose che mi son sempre piaciute
ma tenute nascoste. Vi raccolsi una quantità immensa di pensieri,
considerazioni riflessioni... e mi rendo conto di aver paura. Paura sempre di
dire qualcosa... l’insicurezza che ho mi porta a non essere capace di
esprimermi, di parlare, di dire quello che penso quando si parla di questioni intime,
che vengono dal profondo dell’anima. Ho paura di farmi scoprire da persone che
non conosco, e al contrario di mettermi in luce davanti a coloro di cui ho
fiducia. Ho paura di confessare i miei pensieri, i miei sentimenti e i miei
desideri, con la voce che mi muore in gola quando sarebbe il momento di
dirle...
A volte mi fa paura il pensiero di
leggere che mi si chiami “puttana” o simili e sentirmi pervadere da una vampata
di imbarazzo tale da togliermi il respiro, sentire il cuore balzare nel petto quasi
volesse saltare fuori o esplodere, ma allo stesso tempo provare una perversa
sensazione di eccitazione... ed una voce dentro che in realtà vorrebbe
ringraziare per ogni volta che questo accade, ma che viene bloccata dalla
vergogna e dalla dignità della realtà e del mio carattere...
e sono pensieri
duri da poter reprimere, che rimangono nell’ombra dell’anima sperando sempre di
rileggere da qualche parte una frase, una parola, un commento da Lei, che
faccia uscire quei pensieri nuovamente, rimettendo a nudo la debole realtà
della mia persona, che trae piacere e gode nel pensiero di poter essere qualcun
altro... qualcun altra, costretta a non potersi aggrappare alla propria dignità
od orgoglio, che ha bisogno di farsi schiacciare emotivamente da qualcuno a cui
vuole bene e/o si è affezionata... perchè la verità è anche che prova bisogno
di sentire delle dimostrazioni di affetto, di attenzioni, per riuscire a
mantenere la propria fragilità al limite della sopportazione, e non “ricadere”
in uno stato in cui l’unico pensiero è la realtà del mondo e le sfide di ogni
giorno.
Mi inquieta aver scoperto che
indossare il latex mi provochi un drammatico senso di febbricitante
eccitazione... ho sempre provato una grandissima attrazione per quel materiale,
ma mai avrei pensato che potesse rendersi così incredibilmente intenso, al
punto di ribaltare completamente il mio stato di essere... non fino al punto di
desiderare di strusciarmi, accarezzarmi... una sensazione delirante che mi ha
fatto sentire come se fossi... in “calore”... al punto di farmi tornare ad
altri due pensieri che mi sono riapparsi in mente... al pensiero di immaginarmi
di indossare altri indumenti, guanti, pantaloni o collant sempre di quel
materiale, quasi al punto di sentirmi una specie di “barbie” di gomma in una
veste estremamente “violenta” psicologicamente, che ha vergogna di ammettere di
volersi far trattare come una “puttana”, messa in mostra e sfruttata ai fini di
dare piacere e divertimento alla propria Signora e alle Sue amiche, privata
della propria dignità e trasformata in un giocattolo lussurioso. E il secondo
pensiero, confessatoLe una sera, incapace di trattenerlo dentro il petto, una
frase che mi ha lasciato un segno profondo e di cui difficilmente riesco a
dimenticare... dovuto ad una continua ed ininterrotta eccitazione, un senso di
disagio crescente a furia di sentire il corpo reagire all’imbarazzo e alla
vergogna in modo oltremodo incontrollabile, a volte peggiorato dalla mano che
non permette di uscire da quello stato di eccitazione delirante, nè lasciandola
scemare, nè portandola al suo culmine, anzi... una sensazione di crescente
presenza e fatica di sopportazione, di gonfiore nelle parti intime che non
provano piacere da non ricordo nemmeno quanto tempo... che desidererebbero lasciarsi
andare in un momento di piacere e relax, ma che imperterrite vengono negate...
e questa sensazione di gonfiore che fa rievocare un’immagine nella mente,
anch’essa violenta e decisamente umiliante al solo pensiero... e quasi
dolorante nel doverlo riscrivere... incapace di ammettere di averlo pensato e
già condiviso... mi sento a volte (nemmeno troppo raramente) come una “vacca da
mungere”....