lunedì 31 agosto 2015

I PRIMI PASSI DELLA SISSYNA 2




I primi pa$$i della mia $i$$yna!
2° parte


Le ginocchia iniziavano a tremarmi, quel plug doveva essere piuttosto lungo, lo sentivo farsi largo in profondità ogni volta che i crampi mi costringevano a contrarre i muscoli e praticamente spingerlo dentro. Si girò verso la Sua ospite, sorridente e compiaciuta, e la invitò a tavola, mentre mi avvicinava una sedia e mi faceva sedere, facendomi guaire ulteriormente mentre il plug si conficcava duramente dentro al contatto con la sedia.


- invece della televisione, ci godiamo un bello spettacolo dal vivo. E quello è il nostro telecomando!


Annaspavo e cercavo di guardare per terra quando notai due cose. La prima era una pompetta che usciva da sotto i miei genitali legati stretti e penzolava giù dalla sedia. La seconda era un telecomando a filo appoggiato sul tavolo.


- Sei mia ospite! Scegli tu cosa guardare!


La mano si spostò sul telecomando e lo azionò, e contestualmente si avviò una vibrazione che cominciò a scuotermi dentro. Cercai di mantenere il controllo, ma durò pochi secondi ed iniziai ad annaspare, mentre il caldo cominciava a divampare come fuoco in tutto il corpo, scuotendo anche i genitali.


- Sempre di prima classe! Che dire! Buon appetito!


E mentre io rimanevo lì iniziaste a gustarvi la cena a base di cinese, con naturalezza e con calma, guardandomi dimenarmi lentamente sul plug vibrante dentro di me tra un boccone e l'altro. Passarono forse dieci minuti, quando Lei allungò la mano e cambiò canale. La vibrazione mutò ritmo, nuovi spasmi e sussulti iniziarono a scuotere il mio corpo dal profondo, mentre gli ansimi ed annaspi erano ancora sotto controllo. La serata continuò, tra cambi di canale e bocconi di cena, quando riuscì di nuovo a farmi sentire coinvolta nella conversazione.


- Allora sei riuscita ad imparare a fare le foto col telefono? - la domanda era diretta a Lei

- Si si si, tutto bene. Ho avuto una brava insegnante!

- Le facciamo qualche foto? Poi facciamo un album e la vendiamo su Internet!


Le risate riempirono la stanza mentre il cuore mi veniva stritolato in petto e lasciato andare fin quasi a farmi svenire. Vi guardavo con terrore mentre andavate a recuperare i cellulari, dalla borsetta o dal mobile poco più in la e puntare gli obiettivi proprio davanti al mio volto e farmi abbagliare dalle luci flash. La Sua mano si avvicinò verso di me, tra le gambe, e afferrò la pompetta...


- Tu tieni il conto, hai capito?


Annuii con la testa mentre la Sua mano pompava una, due, tre volte, espandendo quell'oggetto dentro di me e stavolta strappandomi un gemito profondo e prolungato. Un'altra luce flash mi accecò e un altro click digitale immortalò la mia espressione sul telefono della Sua ospite, seguita di li a poco dalla foto sul Suo telefono.


Riprendeste a mangiare, ma lo sguardo era fisso su di me, rantolante e annaspante, con gli occhi socchiusi.


- Certo che ha veramente l'aspetto di una porca!


La Sua amica non sembrò farsi problemi nel dire ciò che pensava, certo è probabile che fosse chiaro dopo che Lei le fece capire che poteva dire tutto ciò che pensava. Giocava con le bacchette quando le fissò un attimo e si girò verso di Lei sorridendo.


- La abbelliamo ancora un po'?

- E come? - rispose Lei

- Hai due elastici? Mi è venuta un'idea!

- Si certo, te li porto


Lo sguardo tornò su di me, in un misto di malizia, divertimento e cattiveria. Quando Lei tornò con gli elastici la Sua amica si alzò e avvicinò al mio viso.


- Tira fuori la lingua da brava cagna!


Guaii, ma feci come diceva. Prese le bacchette cinesi con cui stava mangiando e mi ci strinse la lingua, bloccandole con l'elastico da un lato e dall'altro, costringendomi a tenere la lingua fuori e la bocca aperta. La sua mano mi accarezzò i genitali delicatamente, facendomi contrarre tutti i muscoli in corpo e gemere intensamente a quella sensazione che da piacevole diventò tormento in pochi istanti. La mano continuò ad avanzare, prese in mano la pompetta e pompò due volte solo quando incrociò i miei occhi supplicanti di non farlo. Li chiusi e guaii di nuovo mentre il plug ora mi stava aprendo intensamente e facendo vibrare l'intero corpo.


- Spettacolo d'eccellenza!

Altre foto scattarono mentre iniziavo anche a sbrodolare dalla bocca, mentre voi riprendevate quiete la cena, io ansimavo e gemevo a poca distanza da voi, completamente travolta da spasmi e vergogna.

... CONTINUA ^_^

mercoledì 5 agosto 2015

I PRIMI PASSI DELLA SISSYNA 1



I primi pa$$i della mia $i$$yna!
parte 1
 
Poter venire da Lei a casa è stata una sorpresa, mi aveva chiamata per dirmi che avrebbe avuto bisogno quella sera, ed io avevo organizzato la settimana in modo da potermi liberamente muovere e poterLa aiutare senza avere troppi intoppi in giro a cui badare. La raggiunsi appena finito l'ultimo appuntamento dove mi aveva detto di raggiungerLa, e andammo da Lei.



Una volta finite le cose più importanti e sbrigative, pensai di aver finito, tuttavia mi ritrovai davanti a Lei che teneva in mano un sacchettino di un negozio di intimo.



- mettiteli piccola, li ho presi per te



Inutile dire che sentii il sangue ribollire in viso e le guance diventare porpora al solo pensiero, con le mani tremanti presi il sacchettino e all'interno vidi un completo fuscia... forse uno dei colori che mandavano maggiormente in delirio il mio cervello. Era una guepiere in raso, con a corredo un paio di calze autoreggenti nere, e una vestaglia, sempre in raso. Iniziai a togliermi i vestiti da giorno, e appena disposti su una sedia notai che li portava via e li metteva in un armadio... chiuso a chiave.



- non ti servono ora. Su, continua a vestirti



Finii di indossare la guepiere, scoprendo che era una di quelle sagomanti che tenevano la pancia ben piatta. Mi passò anche degli orecchini, voluminosi e sgargianti, e indossandoli ebbi anche modo di constatare che erano piuttosto pesanti. Da dietro sentii la Sua presenza, e di lì a poco arrivò anche la parrucca... rosso rame, capello a caschetto con la frangetta davanti... mi fece girare dopo averla aggiustata e si sedette davanti a me con un astuccio pieno di trucchi... mi fece mettere il fondotinta, ma poi mi truccò Lei gli occhi, con tinte forti e ad elevato contrasto. La vidi mettere per lungo tempo mascara e matita di contorno occhi, e poi completare il tutto con un rossetto fucsia acceso.



- fai sempre la tua porca figura! Sei bellissima...



Il fuoco continuava a divampare intensamente mentre con voce tremante cercavo la forza e il fiato per rispondere “Grazie Signora”. Cercai nel sacchetto le mutandine, credendo che fossero cadute, ma prima di poter chiedere dove fossero Lei si era allontanata ed era tornata e mi diceva di alzarmi. In mano aveva una specie di braccialetto, che infilò sulle mie parti intime stringendolo attorno, facendole visibilmente risaltare in contrasto con il candore del raso.



- oggi niente mutandine. Girati e siediti vacchetta



Il cuore già tremava, ma ora anche le ginocchia mentre mi sedevo sulla sedia, e Lei da dietro mi indossava il Collare, allacciandolo dietro il collo. Stavolta il rituale si completava con un “click” meccanico, un suono decisamente nuovo. Mi fece vedere allo specchio che si trattava di un lucchettino di quelli da bagaglio, e bloccava la chiusura del Collare. Infine aggiunse il guinzaglio, mi fece mettere l'accappatoio, mi legò le mani dietro la schiena, il guinzaglio alla sedia davanti alla scrivania col Suo computer.



- io devo fare un paio di cosine, tu stai qui e aspetta.



Mi infilò in testa le Sue cuffie, sul PC aprì un video Fetish piuttosto esplicito con ingredienti a base di latex, corde, e un sacco di altre cose.



- goditi il video zoccoletta, scommetto che è di tuo gradimento -  mi sussurrò sollevando uno degli auricolari, per poi riadagiarlo. La Sua mano mi accarezzò la testa prima di uscire dalla stanza e spegnere la luce, chiudendo la porta dietro di se, che era già al di fuori della mia visuale. Non l'ho nemmeno sentita chiudersi.



Guardai la durata del video... nella peggiore delle ipotesi sarebbe durato... un'ora e mezza? Iniziai a domandarmi quanto tempo sarei rimasta lì ad attendere che mi permettesse di liberarmi... ma intanto il video certo rapiva la mia attenzione e mi rendeva un po' difficile controllarmi...scene alterne catturavano l'immaginazione causandomi seri momenti di difficoltà e particolare accaldamento, intensificati dal laccio che stringeva i genitali.



Il tempo passò, quasi un'ora, quando la luce si riaccese costringendomi a chiudere gli occhi in attesa di riadattarmi, oltre a farmi sussultare per lo spavento. Non sentivo null'altro se non il video. La Sua mano si appoggiò alla spalla, mi tolse le cuffie.



- sei in calore abbastanza cagna?



La domanda era divertita, consapevole di quanto potessero mettere in difficoltà la mia sanità mentale certi argomenti, e quel video c'è da ammetterlo, ne conteneva svariati e prolungati. Slacciò il guinzaglio, mi slegò le mani, mi fece alzare... chiudendo la vestaglia e quindi andò avanti, tirandomi con il guinzaglio.



Entrammo in soggiorno e mi folgora la presenza della Sua Amica. Era venuta per cena, le cuffie non mi hanno fatto sentire assolutamente niente. Il cuore poteva gareggiare in formula uno da quanto pompava. Con voce tremula e a fatica spinta fuori dalla gola riuscii a salutare con un



- Buona sera Signora, ben ritrovata



La Sua amica sorrise, senza alzarsi dal divano dove era comodamente seduta con un bicchiere di vino in mano.



- Ciao! Ma guarda che bellina che sei, certo è che hai gusto tu! Fatti un po' vedere? Girati...



Lentamente riuscii a girarmi, e mentre lo facevo si era alzata anche lei.



- Ho pensato di farla venire... come cameriera non vale molto, ma ci può comunque intrattenere in qualche modo!

- Stai continuando ad addestrarla? Sai, dovresti portarla in giro sempre così... è molto più graziosa!



La Sua frase mi fece abbassare lo sguardo dalla vergogna, in effetti non ero un gran che se paragonata ad altre “sorelline” più portate per la servilità domestica. La Sua ospite intanto faceva scorrere la mano sulla vestaglia, per poi slacciare la cintura scoprendo così anche il sotto, precedentemente nascosto dalla semitrasparenza della vestaglia.



- Bel contrasto!



I sorrisi erano costantemente a corredo, quando decideste di mettervi a tavola. Mi lasciò con le mani legate dietro la schiena, e La seguii fino al tavolo da pranzo, apparecchiato per due. Sul tavolo c'erano anche tre bigliettini, con in vista le lettere A, B e C. Lei chiese alla Sua amica che lettera preferisse, e questa rispose A. Girò la carta con la malizia di chi sa già cosa ci sia scritto dietro, e mi guardò ridendo.



- tienila qua - disse porgendo il guinzaglio - vado a prendere la busta A!



Tornò al tavolo senza che potessi vederLa, mentre la Sua amica intanto mi fissava mentre sentivo il viso bollire intensamente e il corpo tremare come una foglia. Vi scambiaste uno sguardo tra di voi e non riuscii ad evitare di notare uno sguardo di sorpresa trasformarsi in malizia pura dopo un istante. La curiosità di vedere che cosa vi foste mostrate mi fece girare un pochino indietro, ma subito il guinzaglio tirò, e sorridendo con la malizia di prima, mi disse



- non girarti, guarda me! A quanto pare per te solo cose di prima scelta!



Fu Lei stavolta a dirmi di chinarmi in avanti, e subito sentii che spostava la vestaglia e le Sue mani si appoggiarono sulle mie natiche, divaricandone una.



- allarga un po' le gambe, zoccola



Ancora più vergogna negli occhi nel sentirLa pronunciare quella parola, non potendo togliere lo sguardo da colei che continuava a fissarmi ininterrottamente diritta negli occhi. Un oggetto freddo e bagnato si appoggiò dietro di me, e lentamente iniziò a farsi strada dentro di me. Diventava sempre più largo mentre lo spingeva dentro di me per poi farlo uscire sempre di meno... le mie labbra si schiusero per poter respirare un po' meglio e smorzare quella sensazione senza farmi sentire, mentre gli occhi si socchiusero leggermente quando lo sentii entrare dentro del tutto, e stringersi di colpo, piantandolo dentro e strappandomi un guaito. Vidi il sorriso diventare un sorriso di scherno quando questo accadde, e fu la Sua amica ad iniziare conversazione.



- ma guarda quanto gode!

- hai visto? Te lo avevo detto che gode a essere trattata come una troia! Guarda come annaspa!

...CONTINUA ^_^


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